ROLLEI 35 AF: LA RIVOLUZIONE
ROLLEI 35 AF LA RIVOLUZIONE
https://youtu.be/zrhG-e0bNWg?si=E9xOAribz1JXoV1K
Testata con tre differenti pellicole in diverse situazioni, in questo video spiego il funzionamento di questa a mio parere formidabile rivisitazione della Rollei 35 e al termine del video propongo le prove effettuate e gli ingrandimenti in decimi di di millimetro.
Mi sono già occupato della Rollei 35:
https://youtu.be/lKfzegYzg3U
https://youtu.be/H4Z7CrR7Ulg
https://www.gerardobonomo.it/2021/06/09/rollei-35-la-piccola-grande-rolleiflex-prima-parte/
https://www.gerardobonomo.it/2021/06/19/rollei-35-la-piccola-grande-rolleiflex-seconda-parte/
Nata nel 1966, e prodotta in parte in Germania e in parte a Singapore per oltre trent’anni ( la produzione totale declinata sui vari modelli si attesta sui 2 milioni di esemplari… !!! ), questa fiabesca compatta monta o uno Zeiss Tessar 40mm f/3.5 o un Sonnar 40mm f/2.8, un Triotar 40mm f/3.5 o uno Schneider Xenar 40mm f/3.5.
Completamente manuale, tempi fino a 1/2 secondo di posa, posa B, esposimetro incorporato, messa a fuoco a stima.
Completamente meccanica, la batteria sovraintende esclusivamente al funzionamento dell’esposimetro
Il progetto della Rollei 35AF è stato ampiamente rivoluzionato su questo nuovo modello del 2024 con le seguenti differenze:
1) L’obiettivo - ad oggi non sappiamo da chi fabbricato - è un 35mm e non un 40mm, il diaframma massimo è f/2.8, si tratta di un 5 elementi in due gruppi con diaframma a 6 lamelle stondate. L’obiettivo non è più retrattile.
2) I tempi di scatto selezionalibi manualmente vanno da 1/500 fino al secondo di posa. Attraverso un display OLED l’esposimetro informa se l’accoppiata tempo/diaframma è corretta o sotto o sovraesposta fino a +/-7 stop
3) Dispone della priorità di diaframmi con staratura intenzionale dell’esposizione da +2 a -2 stop.
4) impostando il selettore su LT si arriva a pose fino a 60 secondi, con countdown sul display OLED retroilluminato durante l’esposizione.
5) Incorpora la lettura del codice DX della pellicola ma è anche possibile impostare l’esposimetro manualmente.
6) La sensibilità impostabile, in automatico come in DX va da 25 fino a 3200 ISO, contro i 1600 ISO della Rollei 35 tradizionale
7) Il peso è stato ridotto da 370 grammi a 242 grammi ( lontani dai 135 grammi della Olympus Mju II ( prodotta in circa quattro milioni di esemplari ) che si rivela ancora oggi la compatta AF con ottica 35mm più leggera al mondo, ma non più in produzione ) mentre le dimensioni - complice l’introduzione del flash incorporato - sono passate da 9,7 × 3,2 × 6,0mm a 10,4 x 5,6 x 7,5 cm
8) Flash incorporato e slitta porta flash sul fondello della fotocamera
9) L’apertura del dorso è come nel modello precedente, quindi anche la AF è priva di guarnizioni
10) Il sistema AF Lidar incorpora un sensore che emette un raggio laser per misurare la distanza tra la fotocamera al soggetto.
11) E’ stato ridisegnato il tappo che aderisce meglio all’obiettivo
12) L’autofocus permette di scattare fino a soli 70 cm dal soggetto, rispetto ai 90 cm delle edizioni precedenti
13) E’ stato aggiunto l’autoscatto
14) La batteria non è più la 1.35V PX 625 al mercurio - fuori produzione, anche se esistono degli adattatori, ma una comunissima CR2 al litio da 3V.
15) Il vano batteria è facilmente accessibile dal dorso e non dall’interno della fotocamera.
15) E’ possibile impostare il flash integrato in modo “forzato” o disinserirlo.
16) Il contafotogrammi è un micro display OLED che permette di visualizzare sia gli scatti effettuati che gli ISO impostati manualmente
17)Attacco filettato per treppiedi e slitta a contatto caldo sul fondello, come nella Rollei tradizionale per aggiungere un flash
18) Non dispone più dell’attacco filettato per lo scatto a filo
19) Il mirino, più luminoso dei modelli precedenti, dispone di cornici luminose ma prive della correzione della parallasse
20) E’ previsto il blocco della messa a fuoco e dell’esposizione a priorità di diaframmi - AF e AE LOCK, per poi ricomporre l’inquadratura.
E’ stato ridisegnato il tappo che si incastra in modo ottimale intorno all’obiettivo, ma è stato purtroppo eliminata la filettatura per i filtri,basta porili davanti all’obiettivo
L’apertura, come nel modello tradizionale è a separazione completa della macchina dal dorso, questo significa che NON ha guarnizioni.
20) E’ coperta da una garanzia di due anni da parte del fabbricante.
Disponibile in livrea silver e black, a corredo il tappo di nuova generazione e la cinghia armapolso.
Attualmente non è prevista una custodia
Innanzituttto sul campo ha lavorato in modo egregio e a dimostrarlo sono alcuni degli scatti che corroborano questo articolo.
Vediamo, dopo la prima lista di differenze, cosa ho apprezzato e cosa potrebbe essere migliorato.
L’obiettivo, innanzitutto
Pro La Rollei 35 AF monta un 35mm f/2.8, 5 elementi in due gruppi, 6 lamelle del diaframma stondate, anichè un 40mm, f/2.8 o f/3.5 ( a seconda della versione della Rollei 35 a partire dal 1967 ) Pare sia stato ispirato dallo Zeiss Sonnar 40mm f/2.8 ). Non è retrattile e quindi non è necessario armare l’otturatore per farlo rientrare nel corpo macchina, aumentando però in questo modo la larghezza della fotoamera
Contro, è stata aumentata la profondità e la lunghezza della fotocamera
Contro L’obiettivo non dispone di un attacco filettato per filtri in compenso il tappo è stato ridisegnato ed è più adeso all’ottica rispetto al tappo recedente
Pro I tempi selezionabili manualmente vanno da 1/500 di secondo al 1 secondo, contro il 1/2 secondo delle Rollei 35
Pro Come per il modello precedente è possibile selezionare manualmente sia il tempo che il diaframma di scatto
Contro: manca la posa B e un attacco per scatto a distanza
Pro è stata introdotta la posa LT ( Long Time ) che permette di selezionare tempi lunghi fino a 60 secondi, in questo caso l’esposizione non è assistita dall’esposimetro )
Pro E’ stato introdotto l’autoscatto, utile anche in accoppiata con la funzione LT perchè pemette di premere il pulsante di scatto senza che l’otturatore si apra immediatamente sulle pose lunghe rischiando , pur su treppiedi, il micromosso
Contro L’autoscatto una volta attivato, si accende di rosso ben poco visibile a distanza rimane fisso anche dopo aver premuto il pulsante di scatto, mentre di norma i LED posti sulla parte frontale delle fotocamere una volta attivati iniziano a lampeggiare, aumentando la frequenza qualche secondo prima dello scato vero e proprio, per permettere alle persone di mettersi nella posa miglioore o quantomeno di tenere gli occhi aperti
Pro il sistema di messa a fuoco è diventato AF con minima distanza di fuoco che è passata dai 90cm delle Rollei 35 ai 70cm delle Rollei 35AF. Premendo a metà il pulsante di scatto si ottiene il blocco contemporaneo della messa a fuoco e dell’esposizione ( quando si è in priorità di diaframmi ) per poi, a piacere, ricomporre l’immagine e premere poi fino in fondo il pulsante di scatto.
Pro, il sistema AF di tipo LIDAR. Il sistema di messa a fuoco è di tipo LIDAR, senza soluzione di continuità -come avviene invece con altre tipologie AF che hanno dei punti fuoco stabiliti. Vale la pena comprendere meglio questa tecnologia, anche se già utilizzata in campo fotografico.
Tecnologia LiDAR: che cosa è? come funziona?
Quando si parla del LIDAR sono decisamente poche le persone che sanno esattamente di cosa si tratta, come funziona e come mai sia sempre più importante come tecnologia per lo sviluppo dei nuovi veicoli a guida autonoma e per gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Cerchiamo di scoprirne qualcosa in più.
Tecnologia LiDAR: Light Detection And Ranging
L’acronimo LiDAR (Light Detection And Ranging) identifica la tecnologia che misura la distanza da un oggetto illuminandolo con una luce laser e che al contempo è in grado di restituire informazioni tridimensionali ad alta risoluzione sull’ambiente circostante. Un LiDAR utilizza tipicamente diversi componenti: laser, fotorilevatori e circuiti integrati di lettura (ROIC) con capacità di tempo di volo (TOF) per misurare la distanza illuminando un bersaglio e analizzando la luce riflessa. Di base il LIDAR è una tecnica simile a un radar basata sul principio dell‘eco. Lo stesso principio utilizzato dai radar, che utilizza come “segnale” la luce (pulsata) anziché un segnale radio.
Funzionamento e Impiego di un sistema LiDAR
Il funzionamento della tecnologia LiDAR si basa su un principio “immediato”: sapendo che la velocità di propagazione della luce è fissa (C 300.000 km/s),si può calcolare facilmente il tempo impiegato da un raggio luminoso per andare da una sorgente verso un bersaglio (riflettente) e per tornare indietro verso il rilevatore di luce . Questo principio di misura viene solitamente indicato come ‘Time of Flight’ (ToF) o tempo di volo. Il tempo di volo può essere ottenuto inviando mediante un laser un segnale impulsivo, ma anche misurando la fase e la frequenza del segnale luminoso riflesso rispetto a un segnale di riferimento.
Pro E’ stata introdotta la priorità di diaframmi con statarura intenzionale dell’esposizione da + 2 a -2 stop
Contro In priorità di diaframmi la fotocamera non avvisa del tempo di posa che imposterà, che sarà comunque limitato al secondo di posa
Pro E’ stata introdotto sulla calotta superiore, a fianco del pulsante di scatto, un display OLED retroillumnato che consente di ottenere molteplici informazioni: scatti effettuati, attivazione della piorità di diaframmi e relattive staratura, visualizzazione e impostazione della sensibilità ISO se non si vuile utilizzare il Codice DX, altra aggiunta rispetto ai modelli precedenti. In modalità LT permette di programmare i tempi di posa fino a60 secondi, e una volta attivato lo scatto, attraverso il display si può osservare il countdown dei secondi rimanenti alla fine della posa. In modalità manuale attraverso un cerchio con istogramma a torta avvisa, una volta scelto il tempo e il diaframma, se si incorrendo in una sotto o sovraesposizione fino +/-6 stop
Contro Attraverso il display OLED Il contascatti non supera le 36 pose, poi si arma la macchina “ a vista”. In modalità manuale, piuttosto che il suggerimenti in spicchi di torta di sotto o sovraesospizioni intenzionali d1 stp per volta fino a +/- 6 stop, avremmo preferito una visualizzazione a terzi di stop, limitandosi a +/- 3 stop.
Pro è stato introdotto il flash con possibilità di inserimento o disinserimento forzato.
Contro La portata massima del flash è di 3,5 metri a f/2.8 ma non è specificata la sensibilità, quindi il NG. Nelle istruzioni si consiglia di lavorare con il flash alla massima apertura, , f/2.8 in priorità di diaframmi posizionando il selettore A su +2.
Pro In ogni caso, con una pellicola intorno ai 400 ISO, presumiamo che la portata arriva almeno a 4 metri, con pellicole a sensibilità inferiori e chiudendo il diaframma si può utilizzare il flash come Fill-In nei ritratti. Essendo l’otturatore centrale, non esiste un synco flash ma il flash può scattare in accoppiata con tutti i tempi, da 1/500 fino a 1 secondo
Pro La batteria è una comune CR2 e viene inserita nell’alloggiamento posto sul retro della macchina; in alcuni modelli di Rollei 35, oltre al fatto che le batterie sono al mercurio, l’alloggiamento è posizionato all’interno della fotocamera.
Contro Ho lavorato con una batteria carica, quindi non posso assicurare che se la batteria è scarica, sul display OLE compaia un icona di imminente esaurimento batteria; di sicuro manca un check battery e la Rollei 35 AF, a differenza dei modelli precedenti, senza batteria non è in grado di scattare su alcun tempo di posa
Contro Il mirino è molto luminoso, ma dispone di cornicette tarate come parallasse su una distanza fissa, io presumo l’infinito, e mancano due cose: un secondo paio di conricette che limitano il campo inquadrato alla minima distanza di fuoco, e lamancanza delo spostamento delle cornicette in base alla parallasse, facile da accoppiare a un telemetro, meno, se non impossibile, in un mirino galileiano di una fotocamera AF
Le prove sul campo
Ho utilizzato diverse pellicole Rollei e ho fatto anche dei confronti quasi sovrapponbili in accoppiata con una Rollei 35 con Tessar f/3.5. Verso la fine del video si vedono gli scatti e gli ingrandimenti dei negativi con una diottra di riferimento in decimi di millimetro. A mio parere l’ottica lavora molto bene, altrettanto bene la priorità di diaframmi, il flash incorporato e il sistema AF.
Il prezzo è sovrapponibile alle 170.000 lire con cui nel 1967 veniva poposta al pubblico la prima Rollei 35.
Conclusioni: per un classe 1958 come il sottoscritto, il fatto che pochi mesi fa Pentax abbia reintrodotto una half frame a pellicola, che Rollei abbia introdotto una approfondita e sofisticata rivisitazione della Rollei 35, che voci di corridoio continuano a rumoreggiare su una terza fotocamera analogica in arrivo e che Lomo conitnua a produrre nuovi modelli di fotocamere e pellicole, mi fa ben sperare proprio sull’aspettativa industriale di vita della pellicola stessa
Forse sarebbe ail caso che la smettessi di metetre nei mei post su Instagram #filmisnotdead …..
Il mondo dell’analogico è assolutamente vivo e vitale e ha profondi consrnsi anche nelle generazioni Y e Z
Milano,12 novembre 2024
Gerardo Bonomo
PDF:
Link: https://youtu.be/zrhG-e0bNWg?si=L-KTXCqG_lF49kKy
https://youtu.be/zrhG-e0bNWg?si=E9xOAribz1JXoV1K
Testata con tre differenti pellicole in diverse situazioni, in questo video spiego il funzionamento di questa a mio parere formidabile rivisitazione della Rollei 35 e al termine del video propongo le prove effettuate e gli ingrandimenti in decimi di di millimetro.
Mi sono già occupato della Rollei 35:
https://youtu.be/lKfzegYzg3U
https://youtu.be/H4Z7CrR7Ulg
https://www.gerardobonomo.it/2021/06/09/rollei-35-la-piccola-grande-rolleiflex-prima-parte/
https://www.gerardobonomo.it/2021/06/19/rollei-35-la-piccola-grande-rolleiflex-seconda-parte/
Nata nel 1966, e prodotta in parte in Germania e in parte a Singapore per oltre trent’anni ( la produzione totale declinata sui vari modelli si attesta sui 2 milioni di esemplari… !!! ), questa fiabesca compatta monta o uno Zeiss Tessar 40mm f/3.5 o un Sonnar 40mm f/2.8, un Triotar 40mm f/3.5 o uno Schneider Xenar 40mm f/3.5.
Completamente manuale, tempi fino a 1/2 secondo di posa, posa B, esposimetro incorporato, messa a fuoco a stima.
Completamente meccanica, la batteria sovraintende esclusivamente al funzionamento dell’esposimetro
Il progetto della Rollei 35AF è stato ampiamente rivoluzionato su questo nuovo modello del 2024 con le seguenti differenze:
1) L’obiettivo - ad oggi non sappiamo da chi fabbricato - è un 35mm e non un 40mm, il diaframma massimo è f/2.8, si tratta di un 5 elementi in due gruppi con diaframma a 6 lamelle stondate. L’obiettivo non è più retrattile.
2) I tempi di scatto selezionalibi manualmente vanno da 1/500 fino al secondo di posa. Attraverso un display OLED l’esposimetro informa se l’accoppiata tempo/diaframma è corretta o sotto o sovraesposta fino a +/-7 stop
3) Dispone della priorità di diaframmi con staratura intenzionale dell’esposizione da +2 a -2 stop.
4) impostando il selettore su LT si arriva a pose fino a 60 secondi, con countdown sul display OLED retroilluminato durante l’esposizione.
5) Incorpora la lettura del codice DX della pellicola ma è anche possibile impostare l’esposimetro manualmente.
6) La sensibilità impostabile, in automatico come in DX va da 25 fino a 3200 ISO, contro i 1600 ISO della Rollei 35 tradizionale
7) Il peso è stato ridotto da 370 grammi a 242 grammi ( lontani dai 135 grammi della Olympus Mju II ( prodotta in circa quattro milioni di esemplari ) che si rivela ancora oggi la compatta AF con ottica 35mm più leggera al mondo, ma non più in produzione ) mentre le dimensioni - complice l’introduzione del flash incorporato - sono passate da 9,7 × 3,2 × 6,0mm a 10,4 x 5,6 x 7,5 cm
8) Flash incorporato e slitta porta flash sul fondello della fotocamera
9) L’apertura del dorso è come nel modello precedente, quindi anche la AF è priva di guarnizioni
10) Il sistema AF Lidar incorpora un sensore che emette un raggio laser per misurare la distanza tra la fotocamera al soggetto.
11) E’ stato ridisegnato il tappo che aderisce meglio all’obiettivo
12) L’autofocus permette di scattare fino a soli 70 cm dal soggetto, rispetto ai 90 cm delle edizioni precedenti
13) E’ stato aggiunto l’autoscatto
14) La batteria non è più la 1.35V PX 625 al mercurio - fuori produzione, anche se esistono degli adattatori, ma una comunissima CR2 al litio da 3V.
15) Il vano batteria è facilmente accessibile dal dorso e non dall’interno della fotocamera.
15) E’ possibile impostare il flash integrato in modo “forzato” o disinserirlo.
16) Il contafotogrammi è un micro display OLED che permette di visualizzare sia gli scatti effettuati che gli ISO impostati manualmente
17)Attacco filettato per treppiedi e slitta a contatto caldo sul fondello, come nella Rollei tradizionale per aggiungere un flash
18) Non dispone più dell’attacco filettato per lo scatto a filo
19) Il mirino, più luminoso dei modelli precedenti, dispone di cornici luminose ma prive della correzione della parallasse
20) E’ previsto il blocco della messa a fuoco e dell’esposizione a priorità di diaframmi - AF e AE LOCK, per poi ricomporre l’inquadratura.
E’ stato ridisegnato il tappo che si incastra in modo ottimale intorno all’obiettivo, ma è stato purtroppo eliminata la filettatura per i filtri,basta porili davanti all’obiettivo
L’apertura, come nel modello tradizionale è a separazione completa della macchina dal dorso, questo significa che NON ha guarnizioni.
20) E’ coperta da una garanzia di due anni da parte del fabbricante.
Disponibile in livrea silver e black, a corredo il tappo di nuova generazione e la cinghia armapolso.
Attualmente non è prevista una custodia
Innanzituttto sul campo ha lavorato in modo egregio e a dimostrarlo sono alcuni degli scatti che corroborano questo articolo.
Vediamo, dopo la prima lista di differenze, cosa ho apprezzato e cosa potrebbe essere migliorato.
L’obiettivo, innanzitutto
Pro La Rollei 35 AF monta un 35mm f/2.8, 5 elementi in due gruppi, 6 lamelle del diaframma stondate, anichè un 40mm, f/2.8 o f/3.5 ( a seconda della versione della Rollei 35 a partire dal 1967 ) Pare sia stato ispirato dallo Zeiss Sonnar 40mm f/2.8 ). Non è retrattile e quindi non è necessario armare l’otturatore per farlo rientrare nel corpo macchina, aumentando però in questo modo la larghezza della fotoamera
Contro, è stata aumentata la profondità e la lunghezza della fotocamera
Contro L’obiettivo non dispone di un attacco filettato per filtri in compenso il tappo è stato ridisegnato ed è più adeso all’ottica rispetto al tappo recedente
Pro I tempi selezionabili manualmente vanno da 1/500 di secondo al 1 secondo, contro il 1/2 secondo delle Rollei 35
Pro Come per il modello precedente è possibile selezionare manualmente sia il tempo che il diaframma di scatto
Contro: manca la posa B e un attacco per scatto a distanza
Pro è stata introdotta la posa LT ( Long Time ) che permette di selezionare tempi lunghi fino a 60 secondi, in questo caso l’esposizione non è assistita dall’esposimetro )
Pro E’ stato introdotto l’autoscatto, utile anche in accoppiata con la funzione LT perchè pemette di premere il pulsante di scatto senza che l’otturatore si apra immediatamente sulle pose lunghe rischiando , pur su treppiedi, il micromosso
Contro L’autoscatto una volta attivato, si accende di rosso ben poco visibile a distanza rimane fisso anche dopo aver premuto il pulsante di scatto, mentre di norma i LED posti sulla parte frontale delle fotocamere una volta attivati iniziano a lampeggiare, aumentando la frequenza qualche secondo prima dello scato vero e proprio, per permettere alle persone di mettersi nella posa miglioore o quantomeno di tenere gli occhi aperti
Pro il sistema di messa a fuoco è diventato AF con minima distanza di fuoco che è passata dai 90cm delle Rollei 35 ai 70cm delle Rollei 35AF. Premendo a metà il pulsante di scatto si ottiene il blocco contemporaneo della messa a fuoco e dell’esposizione ( quando si è in priorità di diaframmi ) per poi, a piacere, ricomporre l’immagine e premere poi fino in fondo il pulsante di scatto.
Pro, il sistema AF di tipo LIDAR. Il sistema di messa a fuoco è di tipo LIDAR, senza soluzione di continuità -come avviene invece con altre tipologie AF che hanno dei punti fuoco stabiliti. Vale la pena comprendere meglio questa tecnologia, anche se già utilizzata in campo fotografico.
Tecnologia LiDAR: che cosa è? come funziona?
Quando si parla del LIDAR sono decisamente poche le persone che sanno esattamente di cosa si tratta, come funziona e come mai sia sempre più importante come tecnologia per lo sviluppo dei nuovi veicoli a guida autonoma e per gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Cerchiamo di scoprirne qualcosa in più.
Tecnologia LiDAR: Light Detection And Ranging
L’acronimo LiDAR (Light Detection And Ranging) identifica la tecnologia che misura la distanza da un oggetto illuminandolo con una luce laser e che al contempo è in grado di restituire informazioni tridimensionali ad alta risoluzione sull’ambiente circostante. Un LiDAR utilizza tipicamente diversi componenti: laser, fotorilevatori e circuiti integrati di lettura (ROIC) con capacità di tempo di volo (TOF) per misurare la distanza illuminando un bersaglio e analizzando la luce riflessa. Di base il LIDAR è una tecnica simile a un radar basata sul principio dell‘eco. Lo stesso principio utilizzato dai radar, che utilizza come “segnale” la luce (pulsata) anziché un segnale radio.
Funzionamento e Impiego di un sistema LiDAR
Il funzionamento della tecnologia LiDAR si basa su un principio “immediato”: sapendo che la velocità di propagazione della luce è fissa (C 300.000 km/s),si può calcolare facilmente il tempo impiegato da un raggio luminoso per andare da una sorgente verso un bersaglio (riflettente) e per tornare indietro verso il rilevatore di luce . Questo principio di misura viene solitamente indicato come ‘Time of Flight’ (ToF) o tempo di volo. Il tempo di volo può essere ottenuto inviando mediante un laser un segnale impulsivo, ma anche misurando la fase e la frequenza del segnale luminoso riflesso rispetto a un segnale di riferimento.
Pro E’ stata introdotta la priorità di diaframmi con statarura intenzionale dell’esposizione da + 2 a -2 stop
Contro In priorità di diaframmi la fotocamera non avvisa del tempo di posa che imposterà, che sarà comunque limitato al secondo di posa
Pro E’ stata introdotto sulla calotta superiore, a fianco del pulsante di scatto, un display OLED retroillumnato che consente di ottenere molteplici informazioni: scatti effettuati, attivazione della piorità di diaframmi e relattive staratura, visualizzazione e impostazione della sensibilità ISO se non si vuile utilizzare il Codice DX, altra aggiunta rispetto ai modelli precedenti. In modalità LT permette di programmare i tempi di posa fino a60 secondi, e una volta attivato lo scatto, attraverso il display si può osservare il countdown dei secondi rimanenti alla fine della posa. In modalità manuale attraverso un cerchio con istogramma a torta avvisa, una volta scelto il tempo e il diaframma, se si incorrendo in una sotto o sovraesposizione fino +/-6 stop
Contro Attraverso il display OLED Il contascatti non supera le 36 pose, poi si arma la macchina “ a vista”. In modalità manuale, piuttosto che il suggerimenti in spicchi di torta di sotto o sovraesospizioni intenzionali d1 stp per volta fino a +/- 6 stop, avremmo preferito una visualizzazione a terzi di stop, limitandosi a +/- 3 stop.
Pro è stato introdotto il flash con possibilità di inserimento o disinserimento forzato.
Contro La portata massima del flash è di 3,5 metri a f/2.8 ma non è specificata la sensibilità, quindi il NG. Nelle istruzioni si consiglia di lavorare con il flash alla massima apertura, , f/2.8 in priorità di diaframmi posizionando il selettore A su +2.
Pro In ogni caso, con una pellicola intorno ai 400 ISO, presumiamo che la portata arriva almeno a 4 metri, con pellicole a sensibilità inferiori e chiudendo il diaframma si può utilizzare il flash come Fill-In nei ritratti. Essendo l’otturatore centrale, non esiste un synco flash ma il flash può scattare in accoppiata con tutti i tempi, da 1/500 fino a 1 secondo
Pro La batteria è una comune CR2 e viene inserita nell’alloggiamento posto sul retro della macchina; in alcuni modelli di Rollei 35, oltre al fatto che le batterie sono al mercurio, l’alloggiamento è posizionato all’interno della fotocamera.
Contro Ho lavorato con una batteria carica, quindi non posso assicurare che se la batteria è scarica, sul display OLE compaia un icona di imminente esaurimento batteria; di sicuro manca un check battery e la Rollei 35 AF, a differenza dei modelli precedenti, senza batteria non è in grado di scattare su alcun tempo di posa
Contro Il mirino è molto luminoso, ma dispone di cornicette tarate come parallasse su una distanza fissa, io presumo l’infinito, e mancano due cose: un secondo paio di conricette che limitano il campo inquadrato alla minima distanza di fuoco, e lamancanza delo spostamento delle cornicette in base alla parallasse, facile da accoppiare a un telemetro, meno, se non impossibile, in un mirino galileiano di una fotocamera AF
Le prove sul campo
Ho utilizzato diverse pellicole Rollei e ho fatto anche dei confronti quasi sovrapponbili in accoppiata con una Rollei 35 con Tessar f/3.5. Verso la fine del video si vedono gli scatti e gli ingrandimenti dei negativi con una diottra di riferimento in decimi di millimetro. A mio parere l’ottica lavora molto bene, altrettanto bene la priorità di diaframmi, il flash incorporato e il sistema AF.
Il prezzo è sovrapponibile alle 170.000 lire con cui nel 1967 veniva poposta al pubblico la prima Rollei 35.
Conclusioni: per un classe 1958 come il sottoscritto, il fatto che pochi mesi fa Pentax abbia reintrodotto una half frame a pellicola, che Rollei abbia introdotto una approfondita e sofisticata rivisitazione della Rollei 35, che voci di corridoio continuano a rumoreggiare su una terza fotocamera analogica in arrivo e che Lomo conitnua a produrre nuovi modelli di fotocamere e pellicole, mi fa ben sperare proprio sull’aspettativa industriale di vita della pellicola stessa
Forse sarebbe ail caso che la smettessi di metetre nei mei post su Instagram #filmisnotdead …..
Il mondo dell’analogico è assolutamente vivo e vitale e ha profondi consrnsi anche nelle generazioni Y e Z
Milano,12 novembre 2024
Gerardo Bonomo
PDF:
Link: https://youtu.be/zrhG-e0bNWg?si=L-KTXCqG_lF49kKy